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Il rinascimento della Giustizia

Il convegno “Il rinascimento della giustizia” si inserisce entro il progetto “Questioni di Giustizia”, ideato, promosso e realizzato dallo Studio Legale SB in collaborazione con l’associazione ELSA (European Law Students’ Association, sede di Siena, e iniziato a Siena nell’ottobre 2013.

Ciò che ha mosso alla proposizione di simile iniziativa è stato il bisogno di trattare la il concetto della Giustizia ed il ruolo che giuristi-operatori del diritto e cittadini hanno dinanzi ad essa. In particolare ci si propone di trattare i principi su cui dovrebbero basarsi tutte le successive elaborazioni, la cui attuale apparente perdita sembra far seguire un mal funzionamento della giustizia, che incattivisce e tende a far muovere le persone con esclusiva attenzione alla difesa, abbrutendo la morale, di conseguenza il diritto e la sua relativa applicazione.

Ne è conseguita la necessità di far scendere i principi, tra cui quello di giustizia, “dall’alto” in cui si trovano, sino al livello dei cittadini, ultimi destinatari dei suoi effetti. Dunque l’idea di una collaborazione tra i vari operatori e fruitori del diritto per poter rappresentare in modo propositivo e dinamico una effettiva e concreta applicazione della giustizia, per una sua migliore funzionalità.

Spiegare ai cittadini il sistema giustizia per restituire loro un servizio di cui si dovrebbe avere maggior cura. Raccogliere le esperienze dei vari professionisti del settore per rilevare le radici dei problemi che sembrano opprimere il funzionamento pratico della giustizia. Cercare di dare nuova linfa tramite il confronto tra i presenti. Questi sono gli intenti del progetto: presentare gli argomenti per scuotere l’empasse in cui sembrano trovarsi gli operatori del diritto, nonché rimediare alla sfiducia e rassegnazione che si è creata nell’immaginario dei cittadini. Da queste premesse i convegni, il dialogo, il dibattito, la comprensione dei diversi punti di vista, la creazione di maggiori e diverse possibilità e quindi la tensione al miglioramento.

Il Progetto ha già visto la realizzazione di convegni e tavole rotonde cui hanno partecipato avvocati, magistrati, professori e psicologi forensi ed un pubblico variegato di studenti professionisti e cittadini in genere. Inoltre, la stesura di un piccolo volumetto in cui si è cercato di restituire valore ai principi nel loro originario significato, spogliati dagli interessi e dalle complicazioni degli incastri procedurali odierni.

Si intende trattare da vicino i rapporti “vivi” tra operatori del diritto, norme e cittadini, cercando di creare una giusta integrazione ed un dibattito. sull’interpretazione delle norme sulla spinta evolutiva che i giudici danno in sede decisoria, sulle necessità che hanno i cittadini che si trovano catapultati nel mondo del diritto e della giustizia, e di come queste sono le prime a dover essere considerate prima di esaminare il testo legislativo. Si intende analizzare i ruoli, i rapporti e l’interfaccia che si crea tra giudici ed avvocati nella rappresentazione della fattispecie concreta; infine giungere ad una proposizione della Giustizia intesa come servizio da restituire ai cittadini. Si intende dunque ascoltare le necessità, le idee delle varie composizioni sociali per creare un quadro completo dello stato attuale e tendere ad una soluzione dei problemi esistenti.

In conclusione, si vuole riproporre una giustizia che vuole essere una conquista quotidiana che parte dai rapporti: quelli tra i giudici, tra gli avvocati, tra gli operatori del diritto, ma soprattutto tra i cittadini. Si intende proporre una cultura che nasce da scelte consapevoli e dalla coerenza di azioni volte al risultato finale.

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